70.3 Pescara e sprint di Nibbiano: il meteo protagonista!

Giugno 14, 2016by Marco Mazzara

70.3 Pescara: 3 ossigenati veri finisher con tanto di nuoto

All’Ironman made in Italy presenti 3 ossigenati che riescono ad essere felici come dei bambini (citazione testuale dai loro commenti) e portare una medaglia meritatissima soprattutto pensando alle condizioni con cui è stata conquistata. Non è stato il solo meteo ad accanirsi sui nostri concorrenti che hanno subito la pioggia per tutto il tempo, anche le scelte organizzative hanno portato solo metà degli atleti a nuotare (anche se le condizioni meteo e del mare stavano progressivamente peggiorando). Ovviamente in questa metà presenti i nostri 3 eroici ossigenati.

Enry Minarini, veterano della distanza nuota a rana per quasi tutta la frazione e si scatena poi in bici facendo segnare un ottimo 2:37.  Fabio Corradin, dopo una lunga pausa per sistemare casa, è tornato sulle distanze lunghe facendo segnare il tempo più veloce nella frazione podistica. Per essere il suo secondo 70.3, il nostro Paolo Terrazza dimostra di saper gestire la gara con una buona bici e una corsa costante.

Le gare del circuito IM, anche se con problemi tecnici e interruzioni lasciano un ricordo indelebile in noi triathleti e tanta voglia di ringraziare i compagni diretti ed indiretti di queste avventure. Ecco il post del nostro Paolo la sera dopo la gara:

“Dopo una bella dormita gli animi si sono calmati, ieri ho finito l’Ironman 70.3 di Pescara, gara dal mio punto di vista molto impegnativa, vi racconto in breve la mia esperienza: sveglia molto comoda, data la partenza fissata alle 12.15, il tempo purtroppo era già brutto alla mattina con pioggia, arriva il momento della partenza, adrenalina a 1000 ance perché il mare grosso e il vento ha fatto sì che solo un centinaio di atleti me e i miei compagni su 1300 partenti svolgessero completamente la frazione dei 1900m di nuoto, appena usciti dall’acqua i giudici ci comunicano che anche se avevamo nuotato la frazione era stata annullata per sicurezza….. ( qui mi sono un po’ incavolato), comunque partiamo con la bici, posti bellissimi con panorami mozzafiato, cerco di scaricare il nervosismo pedalando e porto a casa una buona frazione di bici, arriva la fatidica mezza maratona, a questo punto metto in pratica i consigli del mio grande coach Tommaso Violano, e cerco lo sguardo della Maria Rosaria Ruvolo che mi ha seguito prendendosi un bel po’ d’acqua ( non smetterò mai di ringraziarla..), i km passano 17,18,19… finalmente l’arrivo, una voce comunica il mio nome, a quel punto scarico tutto quello che ho fino alla linea del traguardo dove trovo l’abbraccio di Fabio Fabio Coradin e Enrico Minarini compagni d’avventura. Alla fine sono molto soddisfatto e vorrei ringraziare un po’ di persone da: Simone Ferraro per il supporto e l’allenamento Massi Fisio per avermi trattato come un professionista, chiaramente Tommaso Violano per la preparazione Fabio Aladino Franzini per la sua disponibilità e per il supporto e tutte le persone che mi hanno sostenuto. Grazie di cuore a tutti!!!!!!!”

Ecco i tempi dei nostri eroici finisher:

Minarini, Enrico ITA 38 302 00:00:00 02:37:59 01:50:10 05:30:28
Coradin, Fabio ITA 71 387 00:00:00 02:53:22 01:39:08 05:35:47
Terazza, Paolo ITA 90 480 00:00:00 02:45:02 01:53:10 05:40:45

 

Nibiano: una bollicina DOC presente e pronto alla stagione!

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Micci is back e ce lo racconta così “La giornata è iniziata sotto un potente temporale che non presagiva nulla di buono, si rischiava l’ennesima gara monca o di non partire proprio. Fortunatamente smette di piovere e si può partire.
Prima frazione di nuoto a  “L” con partenza a tutta per scrostarsi di dosso un paio di cozze dai piedi, poi bracciata bella distesa e via lisci fino al T1. La zona cambio nel mentre si era trasformata in un incubo di acqua e fango, si lotta per stare in piedi…dopo  50 m di arrampicata per uscire dalla zona cambio giù in picchiata per la bici.
Battezzo subito una buona ruota che tengo fino al primo giro di boa, il percorso si snoda su 3 giri nel paese, mezza salita e mezza discesa, con tanto di strappo sul pavè. Difficile fare dei buoni gruppi, ma alla fine mi trovo con altri 5 e si va per il T2.
Altro giro di acido lattico a mille e partenza lenta nella corsa per prendere fiato, finalmente mi riprendo e allungo bene il passo, tengo botta e mi passano solo un paio di atleti. Sprint finale in solitaria e chiudo in 72° su 151 in 1h 19 e 11, 18 e 30 dal primo…
Che dire, Micci is back!
Per la gara in se un paio di appunti, la logistica non è il suo forte, ma dal ristorante si vede bene quasi tutta la frazione di nuoto  e con il multi lap si gode anche di un bello spettacolo. Il percorso è molto bello e impegnativo. Di sicuro da rifare!”